Colonia Solare

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IL RECUPERO DELLA COLONIA SOLARE DI CASSINO (giugno 2000)

A cura di Emilio Pistilli

La ex colonia solare di Cassino, costruita attorno agli anni Cinquanta e ridotta ad un rudere, è interessata da un progetto di recupero e restauro che ne farà una residenza per studenti universitari – nulla a che vedere con la “casa dello studente” –. L’edificio, a pianta rettangolare ad andamento leggermente curvo, sorge a valle del secondo tornante della statale per Montecassino; praticamente non è stato mai utilizzato per lo scopo originario; per un certo tempo è servito anche come ricovero per nomadi. La gestione, naturalmente, sarà assegnata all’Università di Cassino; probabilmente il Comune potrà fruirne solo nel periodo estivo, quando le attività universitarie saranno sospese. L’opera rientra in un programma di investimenti previsti dall’art. 13 della legge 390 del 1991 e dalla legge 179 del 1992. L’importo complessivo dei lavori è di un miliardo e 200 milioni, di cui poco più di 900 milioni a base d’asta. L’appalto è previsto all’inizio dell’autunno. I progettisti: arch. Nicola Di Battista per il progetto architettonico, ing. Antonio Oliva per il progetto delle strutture, ing. Giuseppe Petrucci per il progetto degli impianti, arch. Pierluigi Visocchi responsabile del procedimento. Il progetto si propone di conservare il più possibile la struttura esistente intervenendo soprattutto sulla facciata a monte, dove sarà inserita una ulteriore facciata a vetro, a breve distanza, che farà “leggere in trasparenza, la finitura del vecchio muro sottostante ridefinito da grandi elementi di legno naturale che indicano gli ingressi alle camere”, si legge nell’introduzione alla relazione illustrativa del progetto, che aggiunge: “per rievocare il ruolo storico dell’edificio viene proposto l’intervento artistico di un grande maestro contemporaneo (Enzo Cucchi) sul tetto-terrazza del manufatto, visibile dalla strada sovrastante. Difatti il grande tetto-terrazza che era il simbolo ‘en plein air’ dell’originaria colonia solare, può rivivere oggi grazie all’arte”. L’area di intervento – seguiamo la relazione – situata in pendio (con un dislivello di circa m. 7), di proprietà comunale, localizzata lungo la strada statale N. 149, costituita da una striscia di terreno (circa m. 70 x 20) disposta longitudinalmente rispetto alla strada e il suo perimetro a valle confina con terreni di recente lottizzati su cui si allineano case unifamiliari. L’intento principale del progetto è quello di ridare nuova vita all’edificio esistente nel pieno rispetto delle sue specifiche caratteristiche architettoniche tipiche di una architettura ad uso collettivo eseguita intorno agli anni ‘50. L’intervento prevede di restituire alla collettività l’edificio conservandone un uso di tipo collettivo con una destinazione residenziale per particolare categoria sociale. Il progetto consente la realizzazione di due tipi di alloggi: residenze per studenti (N° 12 camere singole di mq. 13,50 ognuna) e residenze per particolari categorie sociali (N° 6 camere doppie di mq. 26,60 ognuna) con annessi servizi per un totale di N° 24 posti letto.

Descrizione funzionale del progetto 

La pianta dell’edificio è formata da un rettangolo avendo il lato maggiore con un andamento curvilineo di m. 40 e il lato minore di m. 5,84.
Il progetto, mantenendo inalterate le strutture costruttive e decorative dell’edificio, prevede la costruzione di un elemento di distribuzione leggermente distaccato dal muro del fronte ovest. Questo elemento è previsto completamente vetrato innalzando quindi una seconda facciata, posta davanti al prospetto esistente. L’aggiunta sul retro dell’edificio di questo corpo stretto (m. 2,20), è di pari altezza dell’esistente costruzione e contiene un ascensore a vista in vetro, i collegamenti orizzontali e al piano terra un ingresso per disabili ed anche un giardino d’inverno.
Questa soluzione architettonica è diventata quasi una strada obbligata non potendo intervenire direttamente sulla struttura esistente e dovendo effettuare un cambiamento di tipo funzionale degli spazi – da un unico ambiente indiviso adibito a dormitorio a camere singole e doppie – in un corpo di fabbrica con una sezione di modesta dimensione (m. 5,84) non adatto a contenere un elemento distributivo orizzontale.
Inoltre lo scopo non secondario di questo raddoppio della facciata è quello di restituire all’edificio una definita unità architettonica più consona alla nostra contemporaneità, senza per questo modificare la facciata esistente.
Al piano terra lo spazio del corpo scala con l’atrio d’ingresso costituisce il luogo centrale dell’edificio e rappresenta l’accesso principale alla casa dalla strada statale mediante una scalinata con un impianto servoscala. È previsto inoltre un altro ingresso secondario attiguo all’ascensore per portatori di handicap con accesso in quota tramite una strada secondaria.
Al piano terra è prevista una serie di ambienti ad uso comune: un atrio d’ingresso, una direzione, un grande soggiorno-pranzo luogo collettivo per eccellenza con aperture a tutta altezza sul lato est su un terrazzo pergolato e sul lato ovest su un giardino d’inverno, una cucina, una lavanderia e due alloggi speciali per portatori di handicap. I locali di servizi hanno un ingresso indipendente, dal basso, posto ad una quota inferiore rispetto a quella della residenza. Al primo e al secondo piano sono previsti degli alloggi singoli, un alloggio doppio ad ogni testata dell’edificio e i bagni di piano. La copertura a terrazzo di circa mq. 131,27 è usufruibile come solarium.

Gli arredi

Tutti gli alloggi sono accessibili da un ballatoio, con andamento continuo di m. 1,50 di larghezza, tramite un unico serramento in legno contenente una porta a un battente e una finestra ad anta semplice. Questo grande elemento d’ingresso in legno, a tutta altezza, è concepito come un arredo fisso con una leggera sporgenza dal filo muro, atto a movimentare l’andamento del ballatoio.
L’alloggio tipo per studenti – arredato con alcuni elementi essenziali tali un letto, un armadio, una scrivania, una sedia, un lavabo -, consente all’ospite di svolgere le diverse funzioni di dormire, riposare, leggere, scrivere.

Materiali impiegati

Per la realizzazione dell’edificio residenziale è previsto il ripristino dei materiali costituenti la struttura ereditata. Dove è possibile vengono conservati e ripristinati i materiali originari (cornice e soglie in travertino, pavimenti in graniglia, alcuni serramenti in ferro).
L’edificio è costituito a ossatura mista di muratura laterizia portante e di cemento armato che non presentano problemi specifici.
Nel progetto di ripristino, particolare cura è riservata all’isolamento della terrazza di copertura.
Tutte le superfici esterne, comunque esposte agli agenti atmosferici, sono intonacate con un materiale tipo “Terranova” di colore ocra tipico degli edifici realizzati negli anni ’50.
La grande vetrata in metallo e vetro che contiene gli elementi di distribuzione, è costituita da comuni profilati orizzontali e verticali fissi, formanti riquadri che vengono chiusi con un doppio vetro, di cui alcuni apribili a vasistas.
Il corpo scala in c. a. viene ripristinato nel suo stato originario con gradini in marmo bianco di Carrara così come i ripiani di arrivo delle scale medesime.

Sistemazioni esterne

L’edificio è collegato direttamente con la rete viaria principale (Statale N° 149) e definisce a livello strada un’area di sosta destinata a parcheggio all’aperto.
Tutta l’area di pertinenza è trattata a verde e viene accordato un particolare riguardo alla zona compresa tra l’edificio e la strada principale in cui è previsto una fascia verde di protezione per garantire una adeguata privacy ai residenti”.

SCHEDA TECNICA

Dati dimensionali edilizi di superficie

Servizi atrio d’ingresso – mq. 26,83
Direzione – mq. 12,00
Soggiorno-pranzo – mq. 56,00
Cucina – mq. 19,30
Lavanderia – mq. 16,63
Giardino d’inverno – mq. 15,94
Terrazza di copertura – mq. 131,27
Servizi igienici – mq. 73,64
Distribuzione e disimpegni – mq. 289,50

Residenza (posti letto n° 24)
Camere singole (mq. 13,50 x 12) – mq. 162,00
Alloggi (mq. 26,60 x 6) – mq. 159,60
Superficie utile complessiva – mq. 502,82
Superficie lorda complessiva – mq. 922,87

Sistemazione esterna

Zona a verde di protezione – mq. 109
Verde a prato – mq. 887
Terrazza con pergola – mq. 46
Parcheggi esterni – mq. 370

Cassino 16 luglio 2015

Oggi la ex Colonia Solare è un edificio circondato da rovi e immondizia, infissi esterni arrugginiti, vetri rotti, infissi interni depredati. Una vera VERGOGNA per la nostra comunità, considerando che si trova lungo una strada percorsa ogni anno da migliaia di turisti che con pulman e auto, recandosi a visitare l’Abbazia di Montecassino passano davanti a questo scempio. Scempio che si tenta di nascondere, mimetizzandolo con teli verdi al passaggio di qualche autorità in visita all’Abazia; per poi rimuoverlo prontamente il giorno dopo. Inoltre la struttura è stata transennata all’incrocio con via Pinchera, restringendo notevolmente l’imbocco della stessa, con grande disagio e pericolo per residenti e non.

Una risposta

  1. Nicolò ha detto:

    Assolutamente indecoroso. Non ci sono parole per commentare.

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